Studi clinici e test: informazioni relative agli studi sui vaccini contro l’HIV e al modo in cui scegliere un test dell’HIV accurato per le persone che potrebbero presentare VISP.
A seguito della somministrazione di un vaccino profilattico contro l’HIV, i partecipanti allo studio produrranno anticorpi che si legano alle proteine dell’HIV‑1 incluse nei test sierologici standard per l’HIV.
I test su base anticorpale, come i saggi immunoenzimatici (EIA), i test Western blot e i test rapidi (compresi i test autodiagnostici), vengono utilizzati in tutto il mondo per effettuare lo screening dell’HIV perché sono relativamente economici, facili da eseguire in una varietà di contesti e affidabili.1 I professionisti sanitari utilizzano questi test senza sapere che la VISP potrebbe portare a interpretare un risultato positivo come una vera infezione da HIV.1 Per evitare un’interpretazione errata dei risultati del test (ad es. risultati “falsi positivi”), è necessario utilizzare test che rilevano direttamente le componenti virali, quali il test PCR, in aggiunta o in sostituzione ai test standard per lo screening dell’HIV.
A seguito della somministrazione di diversi vaccini sperimentali profilattici contro l’HIV‑1, l’incidenza della VISP è passata da molto bassa (nessun caso di VISP) a molto alta (quasi il 100%) al termine degli studi clinici, variando a seconda del vaccino somministrato e del test di screening utilizzato. 2 Anche la durata della VISP nel tempo è passata da pochi anni a oltre 2 decenni. 2,3 Il regime vaccinale sperimentale contro l’HIV-1 di Johnson & Johnson ha portato a una prevalenza della VISP del 90% circa a 120 settimane dalla prima vaccinazione. 4 Inoltre, secondo uno studio di follow-up non pubblicato relativo alla stessa sperimentazione clinica, la prevalenza della VISP era ancora superiore al 90% a 6,5 anni dalla prima vaccinazione.
Riferimenti bibliografici
1. Colón W, et al. HIV diagnostics and vaccines: it takes two to tango. J Infect Dis. 2024. doi: 10.1093/infdis/jiae113
2. Voronin Y, et al. HIV vaccine-induced sero-reactivity: a challenge for trial participants, researchers, and physicians. Vaccine. 2015. doi: 10.1016/j.vaccine.2014.10.040
3. Durier C, et al. Long-term safety and vaccine-induced seropositivity in healthy volunteers from HIV vaccine trials. AIDS. 2019. doi: 10.1097/QAD.0000000000002310
4. Lavreys L. Vaccine-induced seropositivity/reactivity (VISP/R) in participants of the APPROACH study (HIV-V-A004). Presented at: HIV Vaccine Trials Network (HVTN) Annual Meeting; October 19, 2022; Seattle, WA, USA.
Accesso al test: reperisca i recapiti relativi allo studio di Johnson & Johnson a cui ha partecipato il Suo paziente per accedere al test gratuito per tutti i pazienti idonei che hanno partecipato allo studio.
Se al Suo paziente è stato somministrato il vaccino sperimentale contro l’HIV‑1 nell’ambito di uno degli studi di Johnson & Johnson, è possibile che ora presenti VISP.
Se al Suo paziente è stato somministrato un vaccino sperimentale contro l’HIV-1 di Johnson & Johnson, consulti l’elenco dei contatti relativi al test per l’HIV. Il test viene offerto gratuitamente a tutti i pazienti idonei che hanno partecipato agli studi rivolgendosi ai recapiti forniti. A seconda del Paese, è possibile che sia previsto un programma di rimborso del test agli erogatori.
Nel link riportato di seguito è disponibile un elenco degli studi clinici sul vaccino sperimentale profilattico contro l’HIV-1 condotti da Johnson & Johnson, nota in precedenza come Janssen Vaccines & Prevention B.V.